amusement rides 30 years old
Rides that are more than 30 years old are hard to place on the used-ride market. What are the alternatives?
WHEN RIDES ARE MORE THAN 30 YEARS OLD
Written by Enrico Fabbri
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As many of you know, for many months now I’ve been dealing on a full time basis with the sale of used rides, both in Europe and in the rest of the world. Thanks to my contacts with many operators, I am now able to summarise the situation, and I would like to use this space to present some conclusions. It is well-known that a used ride’s market value depends on many factors, the most important of which are:
- the model of ride;
- how well-known the manufacturer is;
- the age of the ride.
The first point is the most important: there are models that have achieved great success and therefore are in demand, and this increases the value of the used ride too. The second point is also fundamental: operators know that the quality of design and construction changes from manufacturer to manufacturer. Very similar rides may be made by different manufacturers and have a different value.
We now come to the third point. So far, operators have been used to considering rides as having a market value that decreased progressively over time, down to zero only when the ride was no longer able to be used, due to its age. Over 25-years-old rides were still able to be sold in Arab-speaking countries, in Central and South America and in some Asia countries. Today things have changed: the majority of these countries now purchase many new children’s rides from China, and when choosing medium/large attractions, also prefer new ones (above all in Asia), or alternatively want used ones that are no more than 15 years old.
On the European market there are currently many rides operating that have been in use for more than 25/30 years, and these are progressively losing their value. They all have the right to be operated as long as appropriate maintenance and inspection are carried out. The problem is that these operations are sometimes very costly, and therefore it is worth carefully evaluating the cost-effectiveness of special maintenance operations, considering above all that these costs probably will not be recouped in selling the ride. Special maintenance operations include all the reasonable upgrades recommended by the new standards, which represent the reference points for the inspectors who check the rides every year. These aspects therefore lead me to believe that currently a ride that is over 30 years old can be considered to have a market value of zero, and should therefore be scrapped. This is not a pleasant thought, however it is a logical one, and is similar to what happens with many other ‘machines’ on the market, such as cranes. The more a ride undergoes dynamic stress (movement, and thus fatigue), the shorter its life will be.
Clearly, these conclusions may not apply to those who own an historical ride, such as a classic horse carousel kept in perfect working order. My considerations do however apply to the majority of rides such as dodgem cars, Hully Gully, Tagada, Airplane Ride, Soiuz, etc.…, in other words, the attractions that were in fashion until the early 1980s.
So what can be done? The work of operators is evolving in Italy too. Some are becoming more professional and replace attractions more regularly, thanks to government incentives, travelling abroad in search of funfairs and reselling their rides after a short time in order to purchase the latest model. My recommendation to operators is therefore to change their attractions in time, as once they exceed a certain age their international market value drops dramatically and it becomes harder to accept the considerable costs involved. n
Ref: 14-2016 / June 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine www.factoedizioni.it
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Le attrazioni con più di 30 anni non hanno reali sbocchi sul mercato dell’usato, che fare ?
QUANDO LE ATTRAZIONI HANNO SUPERATO 30 ANNI
Scritto da Enrico Fabbri
Come molti sapranno, da molti mesi mi occupo a tempo pieno della vendita di attrazioni usate, sia in Europa che nel resto del mondo. Grazie ai contatti con molti operatori, sono ora in grado di fare il punto della situazione e vorrei utilizzare questo spazio per trarre qualche conclusione.
È risaputo che il valore di mercato di un’attrazione usata dipende da molti fattori, i più importanti dei quali sono:
- il modello dell’attrazione;
- la fama del costruttore che l’ha realizzata;
- l’età dell’attrazione.
Il primo punto è il più importante: ci sono modelli che hanno riscosso un grande successo e sono quindi molto ricercati, e questo di solito accresce il valore di quell’attrazione usata. Il secondo punto è anch’esso fondamentale: gli operatori sanno bene che ogni costruttore applica una qualità nella progettazione e costruzione, che è diversa da fabbricante a fabbricante. Può capitare che più costruttori realizzino la medesima attrazione e che quindi queste possano avere una valutazione diversa.
Arriviamo ora al terzo punto. Fino ad ora gli operatori erano abituati che l’attrazione avesse un valore di mercato progressivo nel tempo, valore che arrivava a zero solo quando detta attrazione era così vecchia da non poter più essere fisicamente utilizzata. Un’attrazione con più di 25 anni poteva comunque essere venduta nei paesi di lingua araba, in Centro e Sud America e in qualche paese dell’Asia. Oggi le cose non sono più così: la maggioranza di queste nazioni acquista molte children ride nuove dalla Cina e quando deve acquistare attrazioni medio/grandi preferisce le nuove (soprattutto in Asia), oppure ne richiede di usate che non superino i 15 anni
Nel mercato europeo attualmente sono in uso molte attrazioni con oltre 25/30 anni di utilizzo che stanno perdendo progressivamente valore. Queste hanno tutto il diritto di essere utilizzate fin tanto che vi si esegue un’appropriata manutenzione ed ispezione. Il problema è che queste operazioni sono talvolta molto costose, quindi andrebbe valutata con attenzione la convenienza di aggiungere costi per le manutenzioni straordinarie tenendo anche conto che queste spese probabilmente non saranno ripagate da una vendita a terzi.
Nel novero delle manutenzioni straordinarie ci sono tutti gli aggiornamenti ragionevoli suggeriti dai nuovi standard che rappresentano un punto di riferimento per gli ispettori che verificano le attrazioni tutti gli anni.
L’insieme di questi dati mi porta oggi a pensare che un’attrazione che supera i 30 anni è da considerarsi con un valore di mercato zero, quindi un’attrazione da rottamare. So che non è una considerazione piacevole, ma è logica perché in linea con il buon senso e per nulla distante da quello che accade a tante altre ‘macchine’ esistenti nel mercato, come per esempio le gru. Tanto più un’attrazione avrà sollecitazioni dinamiche (con movimento, quindi con fatica) tanto meno sarà la sua durata.
Chiaramente queste conclusioni non possono valere per chi possiede un’attrazione storica, tipo una classica giostra a cavalli mantenuta in perfetta efficienza. Le mie considerazioni si applicano alla maggioranza delle attrazioni tipo autoscontri, Ballerina, Tagadà, Avio, Soiuz, ecc…, insomma tutte le attrazioni che erano in voga sino agli inizi degli anni ’80.
Quindi che fare? Il mondo degli operatori si sta evolvendo anche in Italia. Alcuni stanno diventando più professionali e sostituiscono le attrazioni più spesso grazie ai contributi statali, viaggiano anche all’estero in cerca di piazze, quindi rivendono le attrazioni in breve tempo per acquistare l’ultimo modello. Invito quindi gli operatori a rinnovare per tempo le loro attrazioni, poiché passato un certo numero di anni il loro valore sul mercato internazionale scende in picchiata e diventa più difficile poter affrontare spese importanti.
Ref: 14-2016 / Giugno 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine www.factoedizioni.it