Italian Operators need change Annual Testing Policy
Although in Italy there are many new-generation rides, Italian operators are among the least prepared in technical terms relating to safety and prevention
ITALIAN OPERATORS NEED TO CHANGE THEIR ANNUAL TESTING POLICY
Written by Enrico Fabbri
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Italian operators historically have proven to be very effective in the operation and maintenance of rides, and their constant attention has meant there have been very few serious accidents in the last 20 years. Thanks to Italian government incentives they have been able to replace their rides quite often, purchasing more complex and safer models, with more refined calculations and quality processes, being manufactured in line with the strictest international standards.
I have spoken to many Italian operators in recent years and all of them express strong commitment to the operation of their rides, applying the experience acquired from their parents in ensuring their rides are safe.
However, they also believe that they are in step with other major European operators. Unfortunately, this is not the case. Most Italian operators are not in step with the big names because almost all of them are lacking knowledge of basic technical testing and safety concepts. For example, in Britain, where there are many rides that are more than 20 years old, only with the introduction of an accurate inspection procedure was it possible to reduce accidents by more than 70%. Application of these procedures allowed British operators to understand the best and most efficient prevention techniques. Today, British operators are among the few who are able to operate all over the world, dealing quite easily with inspection bodies.
Italian operators are lucky to have many major manufacturers close to home, and can contact qualified engineers to test their rides. These are important resources that can and should allow the gap that separates them from others to be closed in just a few years.
Everything revolves around the technical personnel who is entrusted the task of carrying out the annual tests. This should not simply be a person who issues the test report, but rather a consultant who can be contacted at any time for any problem.
A consultant who can help prepare the Technical Dossier for the ride, communicate with the manufacturer, and help create the log book according to the latest standards. This technician should inspect the ride every year for annual testing, analyse any critical points, decide which methods to use to check the welding, which critical areas need to be checked more frequently and which need to be tested with 20% or 100% sampling. The operator’s experience needs to be combined with the consultant’s technical expertise: operators can learn a lot from their technician, and vice- versa technicians can learn a lot from operators.
For this reason, a trusted technician needs to be chosen with care, not from those that cost less or who are ‘less of a pain’, but rather from those who are better prepared, including those who can teach what skills are missing. For this reason, the responsibility to begin this improvement process lies with operators, and not the law, which nonetheless specifies this requirement. The improvement process is challenging and time consuming, however over time operators will discover that the log book is much more than what it is now believed to be.
I have written several articles in recent months, explaining the importance of many significant technical aspects, but these are not sufficient if they are not fully understood. If these topics are of interest, they can be discussed in detail with a technical consultant, as they truly understand these concepts and already apply them to other tasks.
So it’s up to operators now to decide whether they want to remain at a low level, or rather grow and reach the same level as their foreign counterparts.
Ref: 18-2016 / December 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine
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Nonostante in Italia ci siano molte attrazioni di ultima generazione, gli operatori italiani sono tra quelli meno preparati sotto il profilo tecnico relativo a sicurezza e prevenzione
GLI OPERATORI ITALIANI DEVONO CAMBIARE LA LORO POLITICA DEI CONTROLLI ANNUALI
Scritto da Enrico Fabbri
Gli operatori italiani si sono dimostrati storicamente molto efficaci nell’uso e nella manutenzione delle attrazioni e la loro continua attenzione ha fatto in modo che ci siano stati pochi incidenti gravi negli ultimi 20 anni. Grazie ai contributi del Governo italiano sono stati in grado di sostituire spesso le loro attrazioni acquistando modelli sempre più complessi ma anche sempre più sicuri con calcoli raffinati e processi di qualità in fase di costruzione in linea con le normative internazionali più severe.
Ho parlato con tanti operatori italiani in questi ultimi anni e tutti esprimono una grande volontà ed impegno nella conduzione della propria attrazione, usando al meglio le esperienze dei loro genitori per rendere la propria attrazione sicura.
Credono quindi di essere allineati con gli altri grandi operatori europei. Purtroppo invece no, non è vero. La maggior parte degli operatori italiani non sono allineati con i grandi operatori perché a quasi tutti manca una base tecnica generale dei concetti di controllo e sicurezza. Per esempio, in Gran Bretagna, dove operano molte attrazioni che hanno più di 20 anni, solo con l’introduzione di una procedura accurata d’ispezione si è riusciti a ridurre gli incidenti di oltre il 70%. L’applicazione di queste procedure ha consentito agli operatori inglesi di comprendere le tecniche migliori ed efficienti per la prevenzione. Oggi gli operatori inglesi sono tra i pochi che riescono a operare in tutto il mondo confrontandosi con gli enti di controllo senza sentirsi in difficoltà.
Gli operatori italiani hanno la fortuna di avere molti costruttori importanti vicino a casa, hanno la possibilità di accedere a ingegneri qualificati per la verifica delle attrazioni. Queste sono risorse importanti che possono e devono consentire di recuperare in pochi anni lo scarto che li divide dagli altri.
Tutto ruota intorno al tecnico di fiducia, quello che fa i collaudi annuali. Non deve essere semplicemente la persona che fa il documento cartaceo di verifica dell’attrazione, deve essere il consulente permanente dell’operatore con cui confrontarsi per qualsiasi problema.
Il vostro consulente vi aiuta a costituire il Dossier Tecnico dell’attrazione comunicando con il costruttore dell’attrazione, vi aiuta a costituire il log-book dell’attrazione secondo le norme più aggiornate. Il vostro tecnico deve ispezionare l’attrazione ogni anno per il collaudo annuale, analizzare i punti critici, decidere quali strumenti utilizzare per controllare le saldature, quali punti critici sono da verificare con maggior frequenza e quali sono da verificare al 20% oppure al 100%.
L’esperienza dell’operatore si deve unire con la preparazione tecnica del suo consulente: gli operatori impareranno molto dal loro tecnico come anche il tecnico imparerà molto dagli operatori.
Per questo motivo il vostro tecnico di fiducia deve essere scelto con cura, non tra chi costa meno o chi “rompe meno le scatole”, ma tra chi è più preparato, tra chi vi può insegnare quello che a voi manca. Per questo motivo, la responsabilità di iniziare questo processo di miglioramento è degli operatori, non della legge in generale che peraltro già esige questa accuratezza. Il processo di miglioramento è impegnativo e richiede tempo, con il tempo si scoprirà che il famoso Book è molto di più di quello che oggi si crede.
Ho scritto diversi articoli in questi mesi, spiegando in modo semplice l’importanza di molti aspetti tecnici importanti, ma questi non bastano se non sono capiti sino in fondo. Se questi argomenti vi interessano potete approfondirli con i vostri consulenti tecnici, loro conoscono molto bene questi concetti perché li applicano già in tutte le altre attività.
Quindi spetta a voi ora decidere se volete restare operatori di basso livello o invece crescere ed arrivare al medesimo livello degli operatori stranieri.
Ref: 18-2016 / December 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine