new future EAASI Amusement Rides
The management committee of EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry) has amended its articles of association so as to allow individual manufacturers to join the association directly and have the right to vote.
A NEW FUTURE FOR EAASI
Written by Enrico Fabbri
Download
Back in 1999-2000, the leading European manufacturers got together to establish a European association that could best represent the industry’s interest, especially at a European level. The resulting association, EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry), was set up in such a way as to be represented by the various existing national associations, specifically the VDV (German manufacturers’ association), ANCASVI (Italian manufacturers’ association), AFFEL (French manufacturers’ association), BARM (Benelux manufacturers’ association), Swiss Manufacturers (agreement between Swiss manufacturers), RAAPA (association of Russian parks, which also represents some manufacturers) and BAALPA (association of British park operators, which also represents some manufacturers).
The association was officially founded in 2001, with Alberto Zamperla as its first president, given his importance and experience in the amusement industry. Gianni Chiari on the other hand was appointed technical secretary, based on his important work in the development of prEN-13814 standard. I myself was the ANCASVI representative at the association meetings, putting forward the opinions and decisions made by our association’s management committee.
EAASI was very useful and necessary in creating a common platform for discussion, especially regarding the European standards, which at the time were in the embryonic stage. At the first meetings we spent a lot of time discussing whether BAALPA, an association of operators, could actually represent the interests of manufacturers, given the evident conflict of interest; on this subject, ANCASVI’s position was quite clear and soon after BAALPA decided to leave EAASI. The same discussions involved RAAPA, with it being clarified that manufacturers were independent decision makers within the association, and therefore in the end RAAPA stayed in EAASI.
In those years, almost every country organised a trade show, and this made manufacturers face excessive costs often without sufficient economic return. ANCASVI consequently lobbied within EAASI for the European manufacturers’ association to agree on just one annual trade show, giving Europe what IAAPA had done in the USA. EAASI therefore established the first Europe-wide trade shows and the EAS brand that then came under the management of IAAPA.
Having done this, EAASI was in limbo for many years, with little interest shown by manufacturers, almost no functions and virtually no activity. Only in recent years have I started pushing for some renewal, convinced that the spirit that led to the creation of EAASI in the early 2000s was still important.
The new articles of association specify that each individual company can join EAASI either directly or through its own national association: every company is one member with one vote. The new EAASI directives have not yet been approved, yet I feel that the right direction is firstly to coordinate a single international technical committee of manufacturers as the official representative in dealing with the various inspection organisations operating on the market. Other points could include analysis of specific markets that represent special responsibilities (USA, for example), providing manufacturers a clear overview and interacting with local operators to regulate certain aspects. Finally, there is the issue of creating suggestions and procedures to transfer on a voluntary basis to other countries for the progressive and reasonable adoption of the new EN-ISO standards, above all in parts of Latin America.
The current EAASI management committee is made up of Wieland Schwarzkopf (president), Gilles Reverchon, Sascha Czibulka, Charlotte Van Etten and Enrico Fabbri.
I would therefore like to invite all Italian and European manufacturers to contact EAASI (through one of the members of the management committee) to join the association. Members, together, will be able to decide and define the future and scope of the association.
Ref: 11-2016 / May 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine www.factoedizioni.it
*******
Il comitato direttivo dell’associazione EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry – Associazione europea dei costruttori di attrazioni) ha deliberato la modifica dello statuto che consente a ciascun costruttore di aderire direttamente all’associazione e di avere il diritto di voto.
UN NUOVO FUTURO PER EAASI
Intorno agli anni 1999-2000 i maggiori costruttori europei s’incontravano per cercare di creare un’associazione europea che potesse rappresentare meglio gli interessi del settore, specialmente in ambito europeo. La forma costitutiva data alla nuova associazione EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry) stabilì che questa fosse formata e rappresentata dalle diverse associazioni europee esistenti, quindi da VDV (associazione costruttori tedesca), ANCASVI (associazione costruttori italiana), AFFEL (associazione costruttori francese), BARM (associazione costruttori del Benelux), Swiss Manufacturers (intesa tra costruttori svizzeri), RAAPA (associazione dei parchi in Russia che rappresentava però anche alcuni costruttori) e BAALPA (associazione degli operatori di parchi della Gran Bretagna che rappresentava però anche alcuni costruttori inglesi).
L’associazione prese così ufficialmente inizio nel 2001 con Alberto Zamperla come suo primo presidente vista la sua importanza ed esperienza nell’amusement. Gianni Chiari prese invece l’incarico di segretario tecnico anche per la sua notevole attività relativamente allo sviluppo della norma prEN-13814. Io invece rappresentavo ANCASVI nelle riunioni tenendo conto delle argomentazioni e decisioni del comitato direttivo dell’associazione stessa.
EAASI fu veramente utile e necessaria per iniziare a creare una base comune di discussione specialmente per la norma europea che sino ad allora era in fase embrionale. Nelle prime riunioni si discusse molto se BAALPA, associazione di operatori, potesse veramente rappresentare gli interessi dei costruttori dal momento che si poneva un evidente conflitto di interessi; in questo ANCASVI aveva una posizione nettamente chiara e poco tempo dopo BAALPA decise di lasciare EAASI. Stessa discussione avvenne per RAAPA in merito alla quale ci furono delle precisazioni sul fatto che i costruttori avevano una loro indipendenza decisionale all’interno dell’associazione, per cui alla fine RAAPA restò in EAASI.
In quegli anni quasi ogni nazione programmava una fiera espositiva e questo obbligava i costruttori a costi eccessivi spesso senza un valido ritorno economico. ANCASVI quindi si fece promotrice in EAASI perché fosse l’associazione dei costruttori europea a concordare un solo evento espositivo annuale, facendo così in Europa quello che IAAPA faceva negli Usa. Fu quindi EAASI a creare le prime fiere europee e il marchio EAS che poi passò sotto la gestione IAAPA.
Fatto questo, EAASI restò per molti anni in un limbo nel poco interesse di tutti i costruttori, senza nessuna funzione e quasi senza nessuna attività. Solo negli ultimi anni mi sono fatto promotore di una fase di rinnovo convinto che lo spirito che ci aveva portato alla creazione di EAASI nei primi anni del 2000 fosse ancora importante. Il nuovo statuto prevede che ogni azienda possa associarsi all’EAASI direttamente o tramite la propria associazione nazionale: ogni azienda una quota associativa e un solo voto. Le nuove direttive dell’EAASI non sono ancora state decise, ma credo che la direzione giusta sia, in primo luogo, quella di coordinare una rappresentanza tecnica unica internazionale dei costruttori come valida ed autorevole interfaccia alle varie istituzioni di ispettori già presenti nel mercato.
Gli altri punti potranno essere quelli di analizzare alcuni mercati specifici che rappresentano una responsabilità particolare (il caso USA, per esempio), fornendo ai costruttori un quadro chiaro ed interagendo con gli operatori locali per regolamentare alcuni aspetti. Infine vi è la questione del creare raccomandazioni e procedure da trasferire in via volontaria alle diverse nazioni per l’adozione progressiva e ragionevole dei nuovi standard EN-ISO, soprattutto in aree dell’America Latina.
L’attuale comitato direttivo di EAASI è composto da Wieland Schwarzkopf (presidente), Gilles Reverchon, Sascha Czibulka, Charlotte Van Etten ed Enrico Fabbri. A questo punto invito tutti i costruttori italiani ed europei a contattare EAASI (attraverso uno dei membri del comitato direttivo) per associarsi. I soci, tutti insieme, decideranno e delineeranno il futuro e gli scopi concreti dell’associazione.
Ref: 11-2016 / May 2016
Published by www.fabbrirides.com
Published by Games Industry (Italy) magazine www.factoedizioni.it